L’affascinante storia del Gruppo Tessile comincia nel 1955, quando Arnaldo Caprai intraprende e sviluppa l’attività di venditore di corredi e biancheria per la casa nell’Italia Centrale. Nel 1970, l’attività ha un primo importante momento di sviluppo con la realizzazione della propria filiera tessile integrata, che consente di sviluppare l’intero processo produttivo all’interno delle aziende del Gruppo. Inizia così la produzione di pezzi preziosi ed eleganti di arredamento per la casa. Nel frattempo, emerge la passione dell’imprenditore per i manufatti in merletto che porterà alla costituzione del primo nucleo della Collezione Museale. L’attività di ricerca e acquisizione dei pezzi della Collezione Museale, supera i 25.000 reperti tanto da essere annoverato come la più importante collezione privata delle arti tessile esistente al mondo.Nel 2007, dall’impossibilità di trovare una sede fisica al museo nasce l’idea di "aprire le porte" della Collezione al mondo intero, realizzando il primo "Museo Virtuale delle Arti Tessili" visitabile, come un museo reale, attraverso la rete internet su www.museocaprai.it. Il sito dedicato al museo permette un viaggio virtuale tra pregiate riviste, strumenti per il cucito, accessori, ventagli, pizzi, un mondo magico che non smette di affascinare, oltre il tempo e le mode del momento. In quarant’anni, quindi, Arnaldo Caprai è riuscito a creare qualcosa di unico, difficilmente paragonabile, in cui ogni singolo tassello, dal filo, lo styling, al ricamo, al dipinto a mano, all’assemblaggio manuale dei merletti, permette di creare un prodotto di assoluta eccellenza e garantisce in modo trasparente l'origine di produzione. Parallelamente allo sviluppo della Collezione Museale delle Arti Tessili Arnaldo Caprai è stato creato il Centro Studi e Ricerche. Il centro é diventato punto di riferimento qualificato per studiosi e collezionisti, tanto da rappresentare, con una mostra culturale, l’Italia in Belgio e in Giappone: nel 2004, in occasione del Festival Europalia, presso il Museo Civico di Bruges e nel 2005, in occasione della World Exposition, presso il Memorial Art Museum di Setsuko Migishi di Bisai.